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Conformismo e libertà

Erano mesi che dovevo/volevo scrivere questo pezzo sul libro di Fromm “Fuga dalla libertà”: questo sia per aiutarmi a memorizzarne il contenuto sia per procedere nella lettura. Infatti non volevo andare avanti fino a quando non avessi scritto questo pezzo per non accavallare insieme più concetti. Poi ieri mi sono stufato e ho ricominciato a leggerlo e oggi, senza averlo pianificato, ho voglia/tempo di scriverne! Probabilmente per molti aspetti di tratta di un’opera superata e che non rispondi agli attuali crismi del saggio: adesso per ogni affermazione vengano citati gli studi che la dimostrano mentre Fromm viaggia sulle ali della propria intuizione e, sono abbastanza sicuro, spesso è in errore. Eppure l’opera contiene delle idee fondamentali: lega insieme la società moderna con la paura e l’ansia del singolo individuo; soprattutto esamina le risposte psicologiche con cui il singolo si difende dalla pressione nevrotizzante del mondo moderno. In precedenza ho scritto dell’aspetto...

La pace perpetua

Avevo promesso di non ripeterlo più ma lo ripeto comunque: su questo blog scrivo molto meno di quanto vorrei/dovrei anzi dovrei perché se lo volessi veramente riuscirei ad aggiornarlo molto più spesso… Il fatto è che mi rendo sempre più conto di quanto mi sia utile scrivere sui libri che leggo per memorizzarne meglio gli elementi più salienti. Proprio per questo motivo avrei da scrivere nuovamente sul libro di Fromm “Fuga dalla libertà”: e siccome non “riesco” a scriverne sono fermo anche nella lettura perché non voglio accavallare concetti importanti fra di loro prima di averli separati, elencati e analizzati. Ma, siccome io sono io, non scriverò neppure oggi di Fromm ma di un libriccino, forse un po’ meno importante (dal mio limitatissimo punto di vista) ma sempre molto utile: “Per la pace perpetua” di Immanuel Kant. Ero un po’ titubante prima di iniziarne la lettura perché temevo potesse essere un’altra traduzione incomprensibile ma fortunatamente qui Kant si deve esprimere g...

Via Mazzini o Piazza Garibaldi

Decisamente meglio Piazza Garibaldi! Recentemente ho terminato la lettura di “La giovine Italia” di Mazzini, una raccolta di articoli dello stesso autore, apparsi per la prima volta sulla omonima rivista, la “Giovine Italia”. Onestamente speravo di trovare una qualche epigrafe per la mia epitome ma anche concetti interessanti, programmatici, su come dovrebbe essere riformata l’Italia, quali fossero i suoi problemi e le possibile soluzioni. Insomma mi aspettavo una serie di argomentazioni razionali dei meriti della repubblica e dell’unità italiana: poi, come mio solito, avrei avuto da ridire su molti di questi ma dalla critica costruttiva probabilmente ne sarebbe uscito qualcosa di buono. Invece no: è tutta fuffa, super fuffa, ottocentesca: non una singola motivazione razionale ma solo appelli ai sentimenti, a seguire lo “spirito del tempo”, all’inevitabile trionfo della libertà, al dovere e all’onore di sacrificarsi per la patria e roba del genere. Forse davvero in quel periodo, al...

Sadismo diffuso

Vabbè, lo scrivo per l’ultima volta dato che è inutile continuare a scriverlo sempre: pubblico su questo blog molto meno spesso di quanto pensavo di fare. I motivi sono molteplici ma, fondamentalmente, mi manca l’entusiasmo che avevo quando mantenevo il mio vecchio blog: era la sensazione di far crescere qualcosa… Qui invece pubblico solo perché scrivere mi aiuta a memorizzare ciò che leggo: ma l’utilità è una motivazione meno forte dell’orgoglio. Il libro di cui scriverò oggi è sempre il solito: “Fuga dalla libertà” di Erich Fromm del 1941. Da tenere presente l’anno di pubblicazione. In particolare voglio riassumere il sottocapitolo “Autoritarismo” del capitolo 5, “Meccanismi di fuga”. Premetto che ancora non l’ho terminato di leggerlo ma in 26 pagine ho già accumulato diverso materiale interessante. Nei capitoli precedenti Fromm ha spiegato come l’uomo moderno, per la struttura della società, tenda a sentirsi solo e debole: ha la libertà ma non la sicurezza di un posto nella so...

Tre e più libri

Come al solito scrivo molto meno di quanto vorrei/dovrei su questo ghiribizzo ma, onestamente, non so cosa farci: quando tenevo il mio vecchio blog scrivendo spesso di argomenti futili ero spinto ad alternarvi anche pezzi un po’ più impegnati per riequilibrare lo spirito del sito, ma adesso non ho più questo stimolo che, evidentemente, era più forte di quanto pensassi: il piacere di creare con ogni nuovo articolo un qualcosa di speciale… Vabbè: è andata come andata grazie alla censura UE… Non sto leggendo molto ma comunque sto leggendo: moilto tempo lo sto perdendo con i libri della serie DragonLance che lessi da ragazzino e avevo voglia di rileggere. Al momento sono al sesto (beh, i primi li ho letti a fine 2024)! Ah! e a questi aggiungete i libri di John Scalzi che avevo comprato in super offerta su HumbleBundle.com… Passando direttamente ai libri più seri ho finito di leggere la raccolta di pensieri di Leonardo da Vinci. Essendo una raccolta è difficile farne una sintesi che ...

Due cosine rapide

Voglio scrivere un paio di riflessioni ma senza perderci troppo tempo: perdonatemi quindi se non partirò, come mio solito, dagli incunaboli ma mi limiterò al concetto immediato che voglio sottolineare. Qualche anno fa lessi “Miserie della storiografia” di Popper: mi colpì per la banalità dei concetti espressi e per una certa “furbizia” ideologica che non trovai intellettualmente corretta. Parlandone con un mio amico (INTJ) mi disse che se Popper è così famoso non può aver scritto delle sciocchezze, ergo le avevo scritte io. Vabbè, questo è la solita fiducia cieca nell’autorità (e sfiducia nei miei confronti): seccante ma ci sono abituato. Comunque mi rimase l’idea di leggere altro per avere una verifica. Da una settimana circa ho finito “La libertà è più importante dell’uguaglianza” sempre di Popper: scelto a caso (mi piaceva il titolo) si è rivelato essere una raccolta non troppo ampia di suoi pensieri provenienti da più opere. Ebbene la mia sensazione è stata confermata: Popper s...

Libri che leggo

In verità pensavo che sarei stato in grado di aggiornare questo ghiribizzo un po’ più spesso: sfortunatamente il sapere di passare da una dozzina a zero lettori ha comunque penalizzato la mia (scarsa) buona volontà. È vero che scrivo questi pezzi soprattutto per me stesso, per aiutarmi a memorizzare e quindi assimilare le nuove idee in cui mi imbatto: l’esporle in maniera da farle capire anche a chi non ha letto ciò che ho letto io era un utile stratagemma per riorganizzare l’informazione dentro di me, di comprenderla meglio e magari in maniera più personale. Da questo punto di vista il pezzo odierno non mi sarà particolarmente utile dato che voglio semplicemente elencare i libri che sto leggendo adesso e quelli che ho finito di leggere in tardo autunno e inverno. È un punto della situazione che voglio fare a me stesso e che, spero, potrebbe motivarmi a scrivere successivi approfondimenti specifici. Terminati ad Aprile 2025: - “Il cervello del presidente è scomparso” di John Scal...