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Visualizzazione dei post da novembre, 2024

Lorenz e l'anti-resipiscenza

Uno dei tanti misteri della pandemia di COVID-19 è stato, dal mio punto di vista, il comportamento della maggior parte dei medici. È normale che, giustamente, si siano fidati delle autorità e delle prime ricerche che sembravano dimostrare la sicurezza ed efficacia dei vaccini m-RNA ma perché, nei mesi e anni successivi, non hanno continuato a “seguire” la scienza? Perché hanno rinunciato al proprio spirito critico apparentemente non considerando le nuove ricerche e i loro allarmanti risultati? La mia “spiegazione” era, piuttosto banalmente, il sovrapporsi di una serie di fattori psicologici: l’ubbidienza all’autorità, l’imitazione dei propri pari e, soprattutto, il non voler ammettere il proprio errore iniziale ovvero la protezione della propria autostima. Soprattutto una componente di anti‑resipiscenza: il non voler affrontare il senso di colpa per i pazienti che potrebbero aver involontariamente danneggiato. Ma, più interessante della mia opinione, è quella di Lorenz scritta n...

Feedback negativo

Oggi volevo scrivere un pezzo mediamente impegnativo: niente Fromm quindi, che mi richiederebbe un significativo sforzo di sintesi, ma neppure il mio commento su dei libri di fantasia che lessi trent’anni fa e che ho riletto recentemente… Torno invece su Konrad Lorenz e al suo libriccino piccolo, “Gli otto peccati capitali della nostra società”, ma grande di spunti. Nel primo capitolo (mi pare) accenna appena a un meccanismo biologico (e non solo) che ha subito catturato la mia curiosità tanto che poi ho approfondito l’argomento investigandolo con chatGPT. Prima però un vecchio aneddoto di, più o meno, dieci anni fa. Ero andato a dare una lezione di programmazione a un mio amico esperto di elettronica e interessato a usare Arduino (una specie di scheda elettronica programmabile). Mentre parlavamo mi accennò a una nostra comune conoscenza che, non ricordo i dettagli, voleva usare la sua scheda Arduino come se fosse un termostato per tenere costante la temperatura dell’acqua. Il...

Anomalia culturale

Oggi scriverò di libri ma solo indirettamente. Si tratta di una riflessione che ho fatto ieri sull’importanza del leggere e del leggere classici: filosofici ma non solo, anzi. I grandi pensatori andrebbero letti: non solo Platone ma anche Galileo o Einstein. Oppure Freud, oppure Darwin, oppure Napoleone.. questa gente qui. Perché il loro pensiero non è banale e se ci hanno lasciato degli scritti vale la pena conoscerli. Riflettevo infatti su quella che ora mi pare essere una chiara anomalia: nel mondo attuale, basato sulla scienza e la tecnologia, vi è un continuo passaggio di conoscenze tecniche che si sommano fra loro, si accumulano e crescono come una piramide i cui blocchi rappresentano la diverse scoperte scientifica. I progressi tecnologici sono innegabili e ovvi per tutti. Questo è un aspetto. Tramite i libri, o almeno la parola stampata, i grandi scienziati del passato ci hanno trasmesso la loro conoscenza, le loro scoperte, e su queste costruiamo e accumuliamo nuova conoscen...

Umorismo scatologico

Diversi mesi fa ho deciso di iniziare finalmente a leggere “Don Chisciotte della Mancia” di Cervantes. Ero un po’ titubante perché l’opera è composta da due libroni scritti in piccolo però, se questa è considerata uno dei capolavori della letteratura occidentale, probabilmente proprio terribile non avrebbe dovuto essere. Inoltre, mi dissi, essendo su due libri posso leggere il primo e lasciare il secondo in sospeso a tempo indefinito senza sentirmi in colpa… Insomma iniziai a leggere senza sapere bene cosa aspettarmi: soprattutto temevo, indipendentemente dalla qualità dell’opera, di non poterla apprezzare pienamente vuoi perché tradotta e vuoi perché, ormai vecchia di svariati secoli, avrebbe potuto richiedere conoscenze che non posseggo. In realtà ho trovato la lettura gradevole fin da subito: pur senza esaltarmi si faceva leggere volentieri. L’unico problema erano per me i caratteri molto piccoli che richiedevano una buona luce. Poi in genere, credo di averlo già spiegato, a c...

Selezione intraspecifica

Avrei molto vecchio materiale di Fromm di cui scrivere ma dovrei controllare i miei appunti: troppo impegnativo. Il mio primo pezzo sarà invece su un libretto che ho iniziato da pochi giorni e, in particolare, su un paio di paginette che ho letto proprio ieri. Il libretto in questione è "Gli otti peccati capitali della nostra civiltà" di Konrad Lorenz: ne lessi degli estratti su un blog che seguo (ma non mi ricordo più quale!) e così decisi di comprarlo e leggerlo alla prima occasione. Come si intuisce dal titolo il libro tratta di una critica alla società moderna dal punto di vista del padre dell'etologia: un approccio insolito e, quindi, molto interessante. Probabilmente tornerò a commentare anche i primi capitoli dato che hanno degli spunti notevoli ma, come ho spiegato, oggi voglio limitarmi a un concetto che ho letto proprio ieri nel capitolo IV, "La competizione fra gli uomini". Come sa chi seguiva il mio vecchio blog (v. Da qui ), per natura tendo a...

Finalità del blog

Quando decisi, dopo la prima censura, di scrivere meno pezzi sul vecchio blog (v. Da qui ) smisi di pubblicare i commenti su ciò che leggevo. "Rendendomi però conto dell'utilità di riflettere sui concetti in cui mi imbattevo decisi di annotarmi i miei pensieri su dei quadernoni: mi sembrava un buon compromesso fra accessibilità e utilità. Così effettivamente feci e, a distanza di svariati mesi, ho tratto una conclusione importante: è vero che sui quadernoni annoto più dettagli e più rapidamente (dato che scrivendo per me non ho da spiegarne il contesto) ma contemporaneamente non dovendo cercare di "digerire" i concetti ci rifletto meno di prima: riflettendoci meno ricordo anche meno. Ora, siccome il mio obiettivo è imparare da ciò che leggo, mi sono reso conto che la maniera più facile per farlo è scriverne come facevo prima: riassumere cioè le idee principali che mi colpiscono semplificandole e rendendole accessibili anche a chi non sa il contesto in cui nascono t...

Da qui

Prima di questo blog ne mantenevo un altro, Parole (meno) Sante , dove scrivevo di tutto e di più, che però nel 2024 mi è stato censurato per “informazione fuorviante” da Blogger. Ovviamente non vi era niente di fuorviante e, dopo un periodo di censura, è stato “riabilitato”. Mi sono però reso conto che sarei stato costantemente in balia di utenti maliziosi, in malafede o semplicemente stupidi. Essi, solo segnalando un mio pezzo, mi avrebbero per lo meno fatto sospendere per diversi giorni e, inevitabilmente, alla fine vi sarebbe stato un errore di giudizio nel processo di revisione di Blogger e il mio blog sarebbe rimasto chiuso definitivamente. Ora nella mia opera “La luce più buia” (v. La luce più buia ) vi sono numerosissimi riferimenti a tale vecchio blog e, quindi, non voglio rischiare che mi venga definitivamente censurato. Per questo motivo ho deciso di creare questo nuovo blog tematico, in cui scriverò solo dei libri che leggo, e che in teoria non dovrebbe rischiare di e...