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Visualizzazione dei post da marzo, 2025

La libertà apparente

Ieri, due tre giorni fa, bo, volevo scrivere di Fromm ma poi non ne ho fatto di niente… Oggi però, nonostante mi faccia una fatica incredibile, voglio buttare giù almeno due o tre cosette… Ho iniziato il capitolo quarto, intitolato “I due aspetti della libertà per l’uomo moderno”, di “Fuga dalla libertà”: finalmente il saggio entra nel vivo. In effetti i tre capitoli precedenti si possono considerare di introduzione al suo argomento principale. Le religioni riformate, luterane e calviniste, hanno operato un cambiamento (chiaramente attraverso i secoli) nella psiche dei fedeli. Provo a farne una “mia” sintesi: uno dei principali bisogni psicologici dell’uomo è quello di sicurezza. Sicurezza in senso lato: non solo fisica dalle avversità della natura o degli altri uomini ma anche più profonda, psicologica. Sicurezza che si traduce nel bisogno di sentirsi nel giusto, di non sprecare la propria vita e nel rendere almeno accettabile l’idea della propria morte. Nel medioevo tutti ques...

L’ambasciatore dice...

Ieri ero incerto se scrivere di Fromm o di un video intervista all’ambasciatore russo in Italia: alla fine non ho scritto nessuno dei due pezzi! Oggi invece ho deciso di scrivere di entrambi in due articoli separati di cui questo, come si intuisce dal titolo, è dedicato all’intervista… Là intervista è questa: L' Ambasciatore russo Alexey Paramonov analizza il mutato quadro politico internazionale dal canale YouTube Visione TV Per motivi di spazio e tempo mi limito a segnalare gli spunti che mi hanno colpito. - L’intervistatore gli ha chiesto come mai l’Europa (UE) oggi non ha ancora accettato la politica distensiva degli USA verso la Russia e, anzi, alza i toni belligeranti. Questa è un po’ la domanda che mi sono posto nel mio blog dedicato all’attualità nel pezzo Chi comanda in Europa? La sua risposta è che sono al comando le élite politiche sostenute dal partito democratico statunitense: negli USA hanno vinto i repubblicani ma in Europa sono rimaste al potere queste. ...

Il ritorno di Jung

Nel corso del 2024 non ho letto molto, soprattutto intendo libri impegnativi, per cause sostanzialmente ambientali che non starò a spiegare. Questo anno però spero di poter dedicare più tempo alla lettura e, magari, perfino recuperare un po’ del ritardo accumulato. Oggi ho ripreso in mano “Tipi psicologici” di Jung che, essendo molto impegnativo, era rimasto decisamente indietro. Confermo l’opinione che avevo già maturato nel corso della lettura dei primi capitoli: il libro è strutturato male. Nella prima parte fa tutta una profonda e accurata panoramica di come i tipi psicologici erano visti in passato (magari senza conoscere cosa fosse la psicologia) oppure da altri studiosi suoi contemporanei. Tutto questo confrontandolo con la sua teoria che però non ha ancora enunciato organicamente e che quindi è conosciuta solo al lettore che magari abbia letto le sue opere precedenti. Io un minimo mi ci raccapezzavo conoscendo i tipi MBTI che, appunto, sono basati sul lavoro di Jung. Fina...